Hanno detto di lui
Ursula Petrone gallerista:
(PERIODO FIGURATIVO CONCETTUALE – TRANSAVANGUARDIA)
Anno (1995 - 2000)
“I lavori
del pittore sono il risultato di un estro creativo, che non si figura
mai come soluzione pittorica autonoma, ma compare spesso in funzione
subordinata all’episodio o al dettaglio. A mio parere l’artista dipinge
d’impeto, la sua non è una pittura emozionale né estemporanea, giacché è
conseguenza di una profonda meditazione che lo porta a dipingere di
getto, senza esitazioni né pentimenti. Come è facile avvertire dagli
impianti formali dei suoi lavori, dai colori, dalle costruzioni
aggressive, eppure permeate da sottile lirismo. Il pittore salernitano
si esprime pittoricamente con alte note espressive, ama la figura umana
e l’ambiente che lo ospita, ama la natura col suo progresso
(interessante il dipinto che ho titolato – Il Paradiso di Bettino Craxi)
– Salvatore Capriglione porta sulle tele i suoi sogni, i suoi personaggi
ideali, l’artista confessa: che nel dipingere lascia libero il pensiero,
per non correre il rischio di frenare il suo empito particolare, ciò che
gli interessa è la nudità delle emozioni, la bellezza ed il significato
degli insiemi. Ma ancor più, vuole vivere i segreti e la suggestione dei
colori che a volte sono percorsi da fremiti che pur raggiungendo
caratteri di violenza danno una sensazione di dolcezza che si nutre nel
silenzio ”.
Pompei, 1995.
-Prof. Mariarosaria Belgiovine
critica d’arte:
(PERIODO ESPRESSIONISMO ASTRATTO E FIGURATIVO)
Anno
(2000-2006)
“Una grande capacità di dialogare con la sua reattività, osservandone i
contenuti e le molteplici fusioni dell’immaginario. La sua tavolozza
esprime il suo contenuto emozionale, riepilogando il pensiero e la
formula della evocazione artistica, al di là dell’immagine interiore”.
Montecarlo 29/09/2007
-Prof. Antonio Tepore
dipartimento
dell’Università Scienze Materiali del Salento di Lecce:
(PERIODO OUTSIDER ART)
Anno
(2007)
“La libertà
espressiva caratterizza le opere di Salvatore Capriglione, evadendo il
dettaglio e l’adorazione del vero. Egli ascolta la realtà, maturandola
attraverso visioni emozionali, e traducendo il sogno del progressivo
impulso”.
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